Nel mondo il sughero “tappa” 7 bottiglie su 10

Il sughero è apprezzato e riconosciuto nel mondo in quanto materiale naturale, rinnovabile, riciclabile, riutilizzabile nonché emblema di un’economia circolare tra le più virtuose al mondo. A oggi la produzione media di sughero nel mondo è di circa 200.000 tonnellate e le esportazioni mondiali di questo materiale hanno un valore che si aggira sugli 1,8 milioni di euro.

Una campagna internazionale dal forte valore ambientale giunta al quarto anno di realizzazione - spiega Gennaro Buonauro, segretario generale di Assoimballaggi  - ha l'obiettivo di comunicare al consumatore finale quanto "questo materiale rappresenti uno tra gli esempi più virtuosi di economia circolare e sostenibile: un ciclo di vita che parte dalle sugherete e che, con metodi di estrazione non predatori ma rispettosi degli ecosistemi, è capace di offrire un prodotto non solo 100% riciclabile ma anche adatto a molteplici usi e applicazioni".

“Dal 1° gennaio 2022 - spiega Buonauro - in Italia entrerà in vigore l’obbligo per tutti i produttori di imballaggi di indicare il codice identificativo del materiale.

Per il tappo di sughero il codice è FOR 51 indicazione questa che il tappo che ci troviamo tra le mani è di sughero e, quindi, riciclabile.

FOR51 nasce da una direttiva europea che l’Italia ha recepito in modo stringente tanto da essere l’unico paese a renderla obbligatoria. Un traguardo importante che esprime la forte valenza ambientale e sostenibile propria di questo materiale e su cui tutta la filiera sta credendo con convinzione”.

Il sughero è una risorsa che nasce e cresce nel bacino del Mediterraneo, le sugherete, oltre ad essere capaci di assorbire ogni anno più di 14 milioni di tonnellate di CO2, rappresentano uno dei 36 hotspot di biodiversità, habitat naturale per eccellenza di moltissime specie animali e vegetali. Le querce da sughero inoltre hanno un ruolo molto importante per la lotta al depauperamento e alla desertificazione a favore dello sviluppo sostenibile oltre che generare un indotto che in Sardegna vede occupati più di 2500 addetti e che genera un fatturato di 200 milioni di euro.

Ancora oggi grazie alle sue innate caratteristiche di isolamento, elasticità e recupero della compressione il sughero  rappresenta il materiale più utilizzato per le chiusure delle bottiglie di vino. Nel mondo viene utilizzato per 7 bottiglie su 10, in totale 13 miliardi. Lo stesso vale per l’Italia, la cui produzione, che si attesa sui 3 miliardi di bottiglie, vede il 70% tappato con questo materiale.

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