Qui si racconta che...
L'elogio dell'oliera, oggetto quotidiano dal gusto retrò
L'oliera non è certo il contenitore per conservare l'olio extra vergine di oliva ma non si merita di finire vituperata e umiliata. E' parte della nostra cultura olivicolo-olearia. Che si tratti di pezzi di vetro o oggetti artistici, rappresentano comunque un pezzo di storia.
(Forse non tutti sanno che) L’oliera nasce con la caduta dell’impero romano, quando la produzione e la commercializzazione dell’olio diminuiscono così drasticamente che diventa talmente raro e prezioso da essere considerato in alcuni casi come denaro contante e si rendono necessari contenitori di forma ridotta e riconoscibile.
Nelle epoche precedenti e sino al medioevo l’olio nell’uso quotidiano si versava direttamente dalla brocca.
Anche se dopo l’anno mille le necessità ecclesiali riattivarono la coltivazione (erano infatti gli ordini religiosi a possedere la maggior parte degli olivi ancora coltivati perché gli oli consacrati erano presenti in ogni chiesa e le lampade sugli altari potevano essere alimentate solo dall'olio d'oliva), l'olio per uso alimentare si trovava solo nelle famiglie molto ricche e nei conventi: in questo periodo storico ... (continua a leggere)
Foto tratta dal sito www.vetreriaetrusca.it