Leggi e normative
UE: stop al Greenwashing!
L'Unione Europea ha recentemente raggiunto un accordo per emanare una direttiva che entrerebbe in vigore nel 2026. Di cosa si tratta?
Bisognerà aspettare l'ok definitivo del Parlamento e del Consiglio ma in linea di massima, si tratta di misure volte a sensibilizzare maggiormente (e soprattutto adeguatamente) le aziende e i consumatori sulla questione ambientale.
Quante volte leggiamo "green, biodegradabile, zero emissioni di carbonio", e affini? Ormai sempre più spesso e su svariate tipologie di prodotti. Il punto è che fin quando si tratta di processi e materiali realmente ecosostenibili è giusto porvi l'accento e dare un segnale, educando a scelte più responsabili.
Tuttavia in molti casi, questi claim fanno riferimento ad alcune componenti o ad alcuni processi di produzione, non al prodotto per intero. Estendere le caratteristiche a tutto l'articolo è una pratica commerciale sleale, ma succede più spesso di quanto si pensi!
A tal proposito, le nuove misure in programma andrebbero a regolamentare la questione, sanzionando coloro che utilizzano in maniera inadeguata certi aggettivi e attuando controlli più severi in materia di certificazioni ambientali e marchi ecologici.
Dal comunicato stampa del 11-05-2023, tre risultano gli interventi sui quali si incentrerà la direttiva:
- Vietare le dichiarazioni ambientali generiche e senza fondamento
- Proibire l’obsolescenza programmata
- Garantire l’offerta di pezzi di ricambio e materiali di consumo anche non originali
Questi obiettivi si inseriscono nel pacchetto di misure sulla circolarità che l'Unione Europea ha deciso di attuare nei prossimi anni.
Scelte non di poco conto che saranno in grado (si spera) di educare le imprese a pratiche comerciali meno sleali, tutelando il consumatore a scelte consapevoli e non manipolate da informazioni incorrette. Di base però, resta l'importanza di informarsi e di leggere bene cosa c'è scritto in etichetta; in questo modo, unitamente alle buone pratiche delle aziende, riusciremo ad accorciare le distanze verso una sempre più necessaria transizione ecologica.
Qui il Comunicato ufficiale del Parlamento Europeo