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Etichettatura vini: tutto pronto per l'entrata in vigore?
Domani 8 dicembre 2023 sarà il punto di svolta per il settore vitivinicolo: l'ormai noto Regolamento UE 2021/2117 sull'Organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, arriverà a compiere l'ultimo giro di valzer proprio con il vino.
Modificando alcune disposizioni e regolamenti precedenti, da questo momento in poi sarà obbligatorio l'inserimento in etichetta degli ingredienti e delle informazioni nutrizionali dei vini. L'obbligatorietà riguarderà principalmente i vini a partire dalla vendemmia 2024 e non ancora etichettati; per tutti gli altri, è prevista la loro presenza sul mercato, fino ad esaurimento scorte.
Le nuove disposizioni prevedono, quindi, l'inserimento di una serie di informazioni già presenti su altri prodotti commestibili in commercio. Per il vino, si è stabilito che calorie e allergeni saranno ben visibili in etichetta; mentre per tutte le altre informazioni si potrà ricorrere ad un'espediente elettronico, l'e-label. Un qr code presente in etichetta, utile per reperire tutte le informazioni che non riusciranno ad essere ivi comprese e che aiuteranno il consumatore nella scelta del prodotto, attraverso una lettura più agevole.
Quali criticità emerse?
Senza dubbio, se da un lato l'intervento ormai necessario per questo prodotto è stato piacevolmente accolto dai produttori, in un'ottica di maggiore trasparenza verso il consumatore; dall'altro, non poche perplessità emergono in materia di costi necessari ad attuare quello che rappresenta a tutti gli effetti un vero e proprio investimento.
Se a ciò aggiungiamo diverse criticità emerse dalle "Linee guida" pubblicate dall'Ue, 15 giorni prima dell'entrata in vigore del decreto (24 novembre 2023), di certo la questione si complica.
In sostanza, il caos è stato creato per l'inserimento del simbolo QR in etichetta: per maggiore chiarezza, l'Ue avrebbe deciso che il classico simbolo registrato Iso 2760 andrebbe legato al termine "Ingredienti", creando, in questo modo, non solo caos tra i produttori per le innumerevoli etichette già stampate, ma anche dubbi leciti sulla tipologia di lingua da utilizzare per l'indicazione.
Nonostante il timing dell'Ue giochi a favore dei produttori poiché verranno principalmente considerate le etichette a partire dall'entrata in vigore - quelle già stampate saranno valide fino ad esaurimento scorte - ; si respira un clima teso, legato a questo momento di incertezza.
Sentimento che viene ampiamente condiviso ed esplicato anche attraverso le dure parole del Segretario Generale dell'UIV (Unione Italiana Vini), Paolo Castelletti:"C’è un’Europa che a volte si fa matrigna con le sue imprese e purtroppo ciò sta accadendo sempre più spesso con quelle del nostro settore. Le aziende vinicole, assieme a Uiv, sono da sempre sostenitrici della trasparenza nei confronti dei consumatori, come dimostra il fatto che, per primo, l’intero comparto abbia già adottato quanto previsto dal Regolamento Ue 2021/2117. Oggi un dietrofront, con la sorpresa di una nuova interpretazione al regolamento che rappresenta un buco nero sul futuro delle nostre imprese”.
Insomma, con ciò, ci auguriamo che questi espedienti aiutino a comunicare il vino in maniera più trasparente ed efficace senza che essi risultino dei campi minati, tali da allontanare il consumatore, ormai sempre più difficile da conquistare.
Regolamento Ue qui
Fonti: Wine news; Gambero Rosso