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Come conservare l'olio extravergine d'oliva
Sulle tavole italiane non manca mai, è il portabandiera della dieta mediterranea e un grande alleato della salute... di chi stiamo parlando? Ma dell'olio extravergine d'oliva italiano!
Iniziamo col fare un po' di chiarezza, rispondendo ad una domanda che tutti si sono posti almeno una volta:
Qual è la differenza tra l’Olio Extravergine d’oliva e l’olio d’oliva?
La differenza sta nella concentrazione dell’ acido oleico!
Un olio è tanto più pregiato quanto più bassa è la sua acidità, caratteristica - questa - che lo rende migliore dal punto di vista organolettico e lo preserva dall’irrancidimento.
Un Olio Extravergine d’oliva deve presentare una concentrazione di acido oleico inferiore agli 0,8g su 100 g, mentre l’olio d’oliva è realizzato miscelando un olio chimicamente raffinato e parti di oli vergini e in questo caso è consentita un’acidità inferiore a 1g per 100 g.
L’Italia ha una tradizione millenaria nella produzione dell’Olio EVO, basti pensare che la bottiglia d’olio più antica al mondo risale al 79 d.C. ed è stata rinvenuta a Pompei, ma ancora oggi il suo utilizzo spazia dalla cucina al beauty grazie alle sue infinite proprietà e alla sua versatilità.
Ma per conservare al meglio l’Olio Extravergine d’oliva (ma anche l’olio d’oliva) e non rovinare questo prezioso ingrediente è necessario prestare attenzione ed attuare dei piccoli accorgimenti:
- va conservato in luogo fresco e asciutto, preferibilmente al buio
- è sempre consigliabile consumarlo nella stessa annata di produzione
- l'ideale è una bottiglia di vetro scuro che lo protegge dai raggi UV
- va conservato in contenitori di piccole dimensioni per evitare il più possibile il contatto con l'aria
- con le basse temperature l'olio può congelare, prima di consumarlo occorre riportarlo a temperatura ambiente
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